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Franca Sozzani, in memory of…

December 23, 2016 Leave a comment

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Dear Franca,
I had the pleasure to meet you many years ago when I attended the Prada showrooms.
I remember well when you came towards the first time, on that occasion, while I drew sketches for Massimo Degli Effetti… you were intrigued by that unusual boy who used strange markers … made from Japan … I was at the beginning of my path.
I have a fond memory of you.
Always I’ll preserve your look in my heart… your words… and how you saw a glimmer of talent in my work.
I will always remember you…. having the same love for fashion at bottom to the heart.
——————
Cara Franca,
ho avuto il piacere di conoscerti molti anni fa quando frequentavo gli showroom di Prada.
Ricordo quando ti avvicinasti la prima volta, in quell’occasione, mentre disegnavo bozzetti per Massimo Degli Effetti… tu fosti incuriosita da quell’insolito ragazzo che usava strani pennarelli … di provenienza giapponese … ero all’inizio del mio percorso.
Ho un caro ricordo di te.
Preserverò sempre nel cuore il tuo sguardo… e di come vedesti un barlume di talento nel mio lavoro.
Ironica, intelligente, elegante… io ti ricorderò sempre… in fondo al cuore il medesimo amore per la moda.
R.I.P.

Categories: Editorial Celeb

Freddie Mercury, probabile tomba segreta ritrovata a Londra

February 27, 2013 Leave a comment

Freddie Mercury, probabile tomba segreta ritrovata a Londra

Il celebre cantante Farrokh Bulsara, alias Freddie Mercury, è stato uno degli artisti musicali più acclamati degli ultimi anni. Anche la sua morte ha riscontrato non poca acclamazione data la grande risonanza mondiale, sta di fatto che finora è ancora sconosciuta l’esatta ubicazione della tomba ufficiale poiché sono diverse le ipotesi del collocamento delle ceneri postume alla sua cremazione. Una leggenda sostiene che i resti della star, almeno in parte, si trovino a Londra, ma alcuni sostengono che le ceneri siano state versate nel lago di Ginevra dove il leader dei Queen acquistò un appartamento presso cui trovò pace nell’ultimo periodo della sua giovane vita;  altri ancora sostengono che codeste siano state sepolte in gran segreto sotto il ciliegio nel giardino della tenuta di Garden Lodge, a Logan Mews, dall’unica donna che il famoso frontman abbia mai amato in sordina, la celebre Mary Austin, da egli stesso descritta quale “grande amore della sua vita”. Lasciando correre le voci di corridoio tra leggende metropolitane, storie incantevoli e pettegolezzi, sembra che di recente sia stata rinvenuta la vera targa mortuaria sotto la quale stiano riposando le polveri del grande musicista. Freddy Mercury fu cremato, dopo la sua morte avvenuta il 24 novembre del 1991, presso il Kensal Green Cemetery di West London. E pare che proprio lì sia stata rinvenuta una targa singolare che citerebbe il nome di Farrokh Bulsara riportando su di essa data di nascita e di morte – 5 settembre 1946, 24 novembre 1991 – coincidenti perfettamente con quelli della celebrità scomparsa. Una firma monogramma “M” probabilmente sottoscrive l’iniziale della donna più vicina al suo cuore, Mary Austin, e una dedica in memoria sigilla un amore consumato nell’intimo di una storia mai considerata “In loving memory of Farrokh Bulsara. 5 Sept. 1946 – 24 Nov. 1991. Pour Etre Toujours Pres De Toi Avec Tout Mon Amour.” (In amorevole memoria di Farrokh Bulsara. 5 Sept. 1946 – 24 Nov. 1991. Per essere sempre vicino a te, con tutto il mio amore).

Marius Creati

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Michael Jackson, ancora vivo secondo una teoria di Adam Kadmon

February 10, 2013 Leave a comment

Michael Jackson, ancora vivo secondo una teoria di Adam Kadmon

Per molti appassionati del mistero sono note le teorie affascinanti del famoso interlocutore Adam Kadmon, il misterioso presentatore compartecipe del programma televisivo ‘Mistero’, il quale il più delle volte intrattiene i suoi seguaci con argomenti sempre più legati al mondo del complottismo. Nell’ultima puntata dello scorsa settimana su Italia Uno egli ha esposto una nuova teoria sulla morte della celebre popstar Michael Jackson, sostenendo per lo più che codesta sia stata una reale messa in scena studiata nei minimi dettagli, secondo cui il Re del Pop, dichiarato morto nel 2009 in seguito ad una prescrizione medica prevista di sedativi pericoli, letali per la sua stessa incolumità, sia effettivamente ancora vivo nonostante viva accantonato dalla vita pubblica. Nel corso di questi ultimi anni diverse sono state le presunte teorie del falso decesso, tutte immancabilmente falsificate, ma questa volta il noto interlocutore del mistero sembra aver centrato il bersaglio. Egli infatti sostiene che Michael Jackson abbia partecipato ad un’intervista rilasciata nel programma televisivo americano “Larry King Live”, immedesimato nei panni di Dave Rothenberg, un amico della celebrity, suscitando così un gran clamore mediatico. Probabilmente molti non ricordano che Dave Rothenberg è un uomo il cui volto è completamente ustionato a causa di una violenza gratuita subita dal padre quando era bambino, aiutato dalla stessa star ad uscirne fuori e diventando così un buon amico del cantante.
Adam Kadmon ha presentato una serie di prove di confronto tra le due figure riscontrando diversi elementi coincidenti tra loro che fanno supporre che si tratti della stessa persona, in questo caso travestita da Dave Rothenberg:  la movenza della bocca, i gesti delle  mani e la postura del corpo riscontrano delle somiglianze, alcuni tratti somatici sono coincidenti, tra cui la distanza degli occhi sul viso, le dimensioni della bocca, non che la viva similitudine della voce scandagliata con sistemi scientifici. Tutto sembra combaciare perfettamente… la somiglianza è palese! C’é da dire che Michael Jackson era consono al travestimento scenico, infatti nel suo passato si era travestito da un uomo corpulento immortalato in un video ripreso nel retroscena del clip musicale ‘Ghost’, la cui voce è identica a quella dell’individuo che si è presentato come Dave Rothenberg al talk show “Larry King Live”.

Adam Kadmon pone alcuni quesiti molto interessanti, nonostante la perplessità della notizia stessa. Michael Jackson è ancora vivo? Per quale motivo avrebbe iscenato la sua morte lasciando un profondo sconforto nel cuore dei suoi amati fan? Perché sarebbe apparso nuovamente sulla scena dopo aver abbandonato la sublime notorietà? Inquietanti sono i dubbi manifestati dal noto investigatore del mistero, i quali nonostante la presunta blasfemia fanno pur sempre riflettere sentitamente! Egli espone la sua teoria complessa secondo cui – al di là della spossatezza estrema a suo tempo vociferata, alla quale era costantemente sottoposta la star per il lavoro assiduo quale imprenditore straordinario e artista celeberrimo – il suo animo nobile prodigato verso il benessere umanitario lo avrebbe messo in una condizione di svantaggio, per non dire di ostacolo, nei confronti del fatidico ordine degli Illuminati, un organo potente e celato agli occhi del mondo che somministrerebbe la sua forte potestà sui governi mondiali. Secondo la sua teoria, l’opera del Re del Pop avrebbe più volte infastidito l’operato di questo organo segreto instaurando una specie di rapporto collaborativo con alcuni servizi segreti, a tal punto da indurre la setta a programmare una possibile esecuzione per eliminarlo. Questa supposizione trova però un confronto, tracciante le affermazioni della stessa sorella Latoya Jackson, la quale in diverse occasioni manifestò le confessioni di un fratello impaurito poiché ‘perseguitato da qualcuno’. Sostenendo la tesi del complotto sventato con la morte apparente si presuppone che egli abbia scelto di morire per vivere una vita più disinvolta, ma allo stesso tempo abbia scelto di tornare nuovamente sulla scena visiva per affievolire il dolore dei suoi beniamini e far intendere loro di non essere più addolorati per la sua prematura dipartita, un modo solidale per far percepire la sua tristezza per averli lasciati, ma anche la sua devozione amena per non averli mai abbandonati del tutto, come un spiraglio aperto nella voragine più profonda.

Secondo le prove presentate durante la trasmissione televisiva sembra che Adam Kadmon abbia centrato il bersaglio sostenendo l’ipotesi della morte apparente. Secondo la sua opinione, Michael Jackson sarebbe, in definitiva, ancora vivo e sembra effettivamente che i dati confrontabili lo attestino con chiarezza.
C’é da ribadire che per circa un anno ho seguito il percorso della morte del grande Re del Pop, riportando consecutivamente tutte le vicende postume a quel fatidico 25 giugno 2009. Probabilmente molti fan ricorderanno il mio estenuante lavoro di scriba nel riportare le varie notizie durante quel nefasto periodo nevralgico, non che la mia fervida posizione difensiva instaurata contro una serie di accuse e maldicenze gratuite diffuse dopo la tragica morte della star. Dinnanzi alle nuove informazioni rilevanti il caso di Michael Jackson non potevo rimanere in silenzio. L’idea della dipartita è sempre stata per me oggetto di grande dubbio, anche se poi ciascuno di noi può scegliere liberamente se vivere o morire, come pure valutare se fingere di morire o continuare a vivere nella morte illusoria… tutto trascende dalla quotidianità vissuta in modo più o meno dissoluto. Pe aver perseguito un fine autorevole in difesa di un grande personaggio musicale del nostro secolo, sarei molto felice di considerare la notizia della resurrezione sistematica di un uomo morto virtualmente per il compiacimento della stessa sopravvivenza… e qui non aggiungo quale sia il mio riscontro personale alle affermazioni rilasciate da Adam Kadmon per non avallare supposizioni che preferirei evitare. Laddove la notizia paradossale della vivezza del celeberrimo cantante possa suscitare gioia in me, d’altra parte escogita un meccanismo di riflessione controproducente che mi pone a riflettere su ciò che potrebbe indurre la smentita frugale della sua vita impercettibile, poiché mi risulterebbe difficile pensare all’esistenza di un’organizzazione segreta che possa eventualmente decidere di lasciar perdere o di perseguire il fine ultimo di una presunta condanna lasciata in sospeso. Comunque considerando che stiamo professando intuizioni vaganti nella sfera dei possibili complotti mai apertamente confermati dagli organi competenti, posso semplicemente sperare che, nella virtualità della fattispecie,  codesti ‘Illuminati’ preferiscano lasciar perdere il passato senza indagare ulteriormente sull’effettiva realtà di vita o di morte della popstar. Michael Jackson, vivo o morto che sia, rimane sempre una figura intramontabile.

Marius Creati

Fabrizio Corona, fuga per paura delle carceri italiane

January 23, 2013 Leave a comment
Fabrizio Corona, fuga per paura delle carceri italiane
Tormentone d’inizio anno la faccenda scomoda dell’ex fotografo del gossip italiano, ex agente di paparazzi e amico dei vip italiani Fabrizio Corona. Dopo una breve latitanza iniziata lo scorso venerdì, sottratto al suo arresto avvenuto a Milano, il giovane ‘galeotto delle autorità’ si è costituito personalmente a Lisbona. Da diversi giorni sulle sue tracce gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia erano già sul punto di prenderlo in Portogallo, affiancati dagli agenti della Polizia portoghese. “Più che costituito si è arreso”, questo il commento dei vertici della Questura di Milano. Fabrizio Corona si è consegnato presso la stazione ferroviaria metropolitana di Queluz, afflitto e in stato di sconforto.
Luigi Savina, questore di Milano racconta al Tgcom24: “Noi abbiamo iniziato a seguirlo quando è diventato latitante. Gli eravamo dietro da alcune ore, stanotte sono state prese alcune iniziative e lui ha solo anticipato, con la resa, quello che sarebbe comunque successo. Ha intuito, perché era appoggiato da alcune persone italiane. E’ in fase di valutazione la condotta di questi suoi contatti, con cui ci siamo messi in comunicazione nella notte. Ha capito che il cerchio intorno a lui si era stretto. Ha capito che, bruciato il contatto con le uniche persone che lo appoggiavano, non avrebbe avuto più alcun appoggio”.
Un uomo avvinto dalle sue responsabilità, preda delle lacrime, ha lanciato un grido squillante che dovrebbe indurre alla riflessione: “Non sono fuggito, me ne sono andato dall’Italia perché turbato da una sentenza ingiusta e perché temo per la mia vita nelle carceri italiane”. Il suo legale Nadia Alecci ribadisce le parole del suo assistito “Non sono scappato… ho paura delle carceri italiane”. Un appello lanciato nell’occhio imperturbabile della macchina giuridica, già pronta nel sindacare l’ultimo veto… un appello ansimato forse per far sì che la sua permanenza scomoda possa prolungarsi in quel paese straniero nel quale è stato concepito il suo arresto? Luigi Savina afferma: “Nello Stato di diritto tutti possono fare quello che vogliono. Se la legge gli consentirà di restare in Portogallo, ci può provare. Io ho forti dubbi. Con questo, non voglio entrare assolutamente in contraddizione con il legale di Corona che ha tutto il diritto di fare, per il suo cliente, le scelte che riterrà più professionali. Sono grato agli agenti del commissariato Garibaldi-Venezia. In poche ore è stato ricostruito tutto il percorso di fuga e questo ha fatto sì che in breve Corona si costituisse”.
Ultime parole famose appellanti verso un amico lasciato in panchina mentre da un contatto telefonico ribadisce il suo stato d’animo: “Per la prima volta in vita mia ho paura. Fabry”. Mario Ferri, noto con il soprannome di ‘Falco’, originario di Pescara, ma residente in provincia di Isernia rimane sbalordito dinnazi all’arresto del suo amico in difficoltà. Poi dichiara apertamente: “Fabrizio aveva paura. E ora, invece di cinque anni di carcere, ne rischia sette. Poche ore prima dell’inizio della latitanza ci eravamo scambiati una serie di messaggi. Per scherzo, nei giorni prima della latitanza, aveva parlato anche di una sua possibile fuga. Gli avevo detto che farsi cinque anni di carcere per una foto è troppo. Lui poi mica ha ricattato Madre Teresa di Calcutta, ma chi ha tradito. Anche perché Trezeguet non si è mai costituito parte civile, ma ha detto che Corona, ai tempi, gli fece il favore”.
Operazione conclusa quella del dipartimento d’investigazione di Milano anche se, tra ipotesi e confronti, nasce e cresce il sospetto che il giovane ex latitante non abbia agito da solo, nonostante la premeditazione della fuga da alcuni giorni antecedenti. Probabilmente la presenza di una seconda persona nell’auto usata per la fuga, lo stesso che probabilmente un paio di giorni prima avrebbe acquistato il Tom Tom utilizzato per il lungo viaggio fugace. Ma finora un rebus…
Subito dopo l’arresto Fabrizio Corona è stato accompagnato presso gli uffici della “Unitad Information y Investigation Criminal de Policia Judicial” di Lisbona. In seguito alla formalizzazione degli atti, egli attende l’udienza davanti al Tribunal da relacao de Lisboa.
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Brigitte Bardot, cittadinanza russa per salvare due elefanti

January 5, 2013 Leave a comment

Brigitte Bardot, cittadinanza russa per salvare due elefanti

Parigi, polverone innalzato dalle ultime proteste del famoso divo del cinema francese Gérard Depardieu… ora la volta della celebre Brigitte Bardot, la quale prende spunto proprio dalla recenti lamentele del famoso attore per perorare la sua causa contro la soppressione programmata dei due pachidermi dello zoo di Lione, due elefanti di quarantadue anni, Baby e Nepal, entrambi gravemente malati di tubercolosi, che la famosa attrice, non che fervida animalista, ha scelto di aiutare assumendo il carico della loro possibile cura. In un comunicato pubblicato sul sito della sua fondazione Brigitte Bardot lascia trapelare con fervida decisione che, se lo stato francese non provvederà a dare risposta al suo appello permettendo ai due animali di continuare a vivere, chiederà la cittadinanza russa – testuali parole – “per fuggire da questo Paese, che ora è solo un cimitero per gli animali”. L’attrice minaccia le autorità francesi di aver ignorato le sue “numerose proposte” per salvare i pachidermi.

Marius Creati

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Helen Mirren, stella Walk of Fame a Hollywood

January 5, 2013 Leave a comment

Helen Mirren, stella Walk of Fame a Hollywood

La famosa attrice britannica sessantasettenne Helen Mirren è stata insignita della 2488° stella della Walk of Fame di Hollywood sulla celeberrima Hollywood Boulevard, accanto a quella dell’attore connazionale Colin Firth. Un meritevole riconoscimento onorario alla carriera brillante della grande artista. E’ curioso considerare che il famoso attore Colin Firth è stato insignito dello stesso titolo onorario nel 2011 dopo aver vinto l’Oscar come migliore attore per il film “Il discorso del re”, nel quale interpretata il ruolo del padre di Elisabetta, re Giorgio VI.
Helen Mirren dichiara: “Non potrei essere più orgogliosa e più felice. Stendermi accanto a Colin è qualcosa che desideravo fare da molto tempo. Beh, io sono molto contenta e orgogliosa e penso che sia molto bello per la monarchia britannica che qui su Hollywood Boulevard, il re e la regina siano uno accanto all’altro”.
La cerimonia di consegna della stella è stata presentata dallo scrittore regista David Mamet, il quale ha menzionato le grandi interpretazioni della diva. Da ricordare l’interpretazione della regina Elisabetta II nel film del 2006 “The Queen”, per il quale si è aggiudicata l’Oscar come migliore attrice protagonista. Da menzionare il suo ultimo ruolo di moglie nel film di Alfred Hitchcock, nel quale si racconta il rapporto tra il celebre regista, maestro del brivido, e la sua consorte nei loro cinquantatré anni di matrimonio pressoché senza sesso. La diva ribatte sostenendo che a vincere in un rapporto matrimoniale duraturo non è il sesso, bensì il segreto della durevolezza è nel riuscire a stabilire una vera partnership coniugale.

Marius Creati

Hillary Clinton, dimessa dall’ospedale pronta a testimoniare

January 5, 2013 Leave a comment

Hillary Clinton, dimessa dall'ospedale pronta a testimoniare

Il Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, Hillary Clinton, un paio i giorni fa ha lasciato l’ospedale nel quale era stata ricoverata recentemente dopo aver accusato un forte malessere causante una brutta caduta. Diagnosticata una trombosi, sventato il pericolo per la sua salute, la Clinton ha lasciato la clinica ospedaliera e, nonostante sia stata sostituita temporaneamente da John Kerry, ha ribadito che sarà di ritorno a lavoro già dalla prossima settimana, assicurando che non trascurerà i suoi impegni, tra i quali la testimonianza sul tema scomodo dell’attacco all’ambasciata statunitense a Bengasi.
Una nota più confortevole viene dalla possibile notizia che Hollywood potrebbe realizzare un film autobiografico, un biopic sulla sua vita.

Marius Creati

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Pussy Riot, cittadinanza francese al gruppo punk ‘blasfemo’

January 5, 2013 Leave a comment

Pussy Riot, cittadinanza francese al gruppo punk blasfemo

Parigi, il dibattito si accende à la Ville Lumiere sulla questione delle cittadinanze onorarie blandite come stendardi riottosi quali sinonimo di contestazione animata. Alcuni rappresentanti del partito dei verdi francese (Eelv) hanno proposto che le autorità francesi conferiscano la cittadinanza onoraria alle ragazze del gruppo femminista moscovita, la band delle Pussy Riot, incarcerate proprio per una protesta contro lo stesso presidente russo Vladimir Putin, quale risposta alla concessione della cittadinanza russa concessa al famoso attore Gérard Depardieu da parte del medesimo premier. Tale richiesta sarà presentata il prossimo mese di Febbraio presso il consiglio comunale, il quale ha precedentemente emesso un messaggio di supporto alle militanti russe.
L’Eelv lascia una dichiarazione precisa sull’evento: “Le azioni femministe e democratiche condotte dalle Pussy Riot in Russia devono essere incoraggiate e difese dalla nostra città. Le azioni basse vanno ormai al di là delle misure autoritarie adottate contro il suo stesso popolo”.
Da ribadire che in passato sono state conferite numerose cittadinanza onorarie dalla città di Parigi a numerose figure emblematiche della lotta per i diritti umani e la libertà di espressione, tra cui l’avvocatessa iraniana Shirin Ebadi e la leader dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi.

Marius Creati

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Naomi Campbell, stampelle e rotelle postume al tentato scippo

January 4, 2013 Leave a comment

 Naomi Campbell, stampelle e rotelle postume il tentato scippo
Anche le celebrities sono soggette spesso a scippi e azioni violente nonostante il continuo monitoraggio della sicurezza. Lo scorso 21 dicembre 2012, la celebre top model Naomi Campbell lo scorso 21 dicembre 2012 è rimasta vittima di un violento tentato scippo durante le sua permanenza a Parigi riportando, secondo quanto rivela il ‘New York Post’, uno stiramento dei legamenti per cui si è vista costretta a servirsi di grucce apposite e di una sedia a rotelle per i suoi spostamenti. La famosa celebrity, in procinto di prendere un taxi nel quarto arrondissement, si è vista aggredita, dinnanzi al numero 7 di rue de Moussy, da due motociclisti che hanno tentato di strapparle la borsetta, i quali però, secondo una rivelazione dl quotidiano ‘Le Parisien’, non sono riusciti nel tentato furto. Vladimir Doronin, fidanzato della top model, si è subito offerto di accompagnare la sua bella con il suo jet privato a Vail, in Colorado, per farla visitare dal celebre chirurgo Richard Steadman, uno dei primi nel campo ortopedico tra i più famosi del mondo.

Marius Creati

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Whitney Houston, debito fatale causa di morte della celebre popstar

December 28, 2012 Leave a comment

Whitney Houston, debito mortale causa di morte della celebre popstar

Sembra che la morte della celebre cantante attrice quarantottenne Whitney Houston non abbia risparmiato le notizie di cronaca nera, infatti secondo le ultime indagini del detective privato di Hollywood, Paul Huebel, si suppone che la famosa star hollywoodiana sia stata letteralmente uccisa da due sicari ingaggiati da un potente clan di narcotrafficanti con i quali la celebrity aveva contratto un debito elevato, oltre un milione e mezzo di dollari, secondo quanto cita il medesimo sul National Enquirer. Sembra che l’impavido ‘Sherlock Holmes’ americano abbia trovato le prove di quanto afferma… altro che attacco di cuore causato dall’ingerimento di sostanze stupefacenti.
Paul Huebel sostiene di aver interrogato una serie di svariata di informatori, visionato i video di sorveglianza del noto albergo di Beverly Hills, dove Whitney Houston fu trovata priva di vita, e esaminato attentamente gli esami del referto del coroner effettuati sul suo cadavere: “Ho le prove che mostrano che Whitney è stata vittima di potenti trafficanti di droga che hanno inviato dei sicari ad incassare il debito che lei aveva per l’acquisto di stupefacenti”. Il rapporto del coroner segnala che sul cadavere erano visibili segni di lotta e, secondo quanto afferma, sarebbero registrate le immagini dei due sicari proprio nell’attimo in cui entrarono nella stanza della cantante il giorno del decesso, rimasta sola per circa tre quarti d’ora. Dati alla mano egli avrebbe consegnato le prove summenzionate al dipartimento FBI auspicando per la riapertura del caso.
Inizialmente il referto del medico legale segnalava l’eventuale incidente in seguito ad un malore attribuito all’uso squilibrato di sostanze stupefacenti mescolate con farmaci: cocaina, tracce di marijuana, evidente presenza del rilassante Flexeril e l’antiallergico Benadryl, confermando le voci diffuse successive alla morte della popstar. Da ribadire che Whitney Houston, in quell’occasione, era a Los Angeles in compagnia di amici e parenti per prendere parte ad una serata organizzata in occasione dei Grammy Awards.

Marius Creati

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