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Anna Dello Russo con Alberta Ferretti alla première del film “The tree of life” a Cannes 2011
In occasione della première del film “The tree of life” di Terrence Malick Anna Dello Russo indossa un abito bianco di Alberta Ferretti con bustier in seta mikado a pieghe asimmetriche drappeggiate sul davanti dalle quali si evidenzia un accostamento di piume applicate e gonna a ruota di tulle di seta multistrato con applicazioni di piume.
Vogue Italia Giugno, in copertina la bellezza contro ogni stereotipo
Tre modelle formose, in lingerie ritratte a tavola in una lussuosa residenza a Los Angeles: questa l’ immagine della copertina di Vogue di Giugno in edicola da oggi, intitolata Belle Vere, parte di un intero servizio firmato Steven Meisel. “La donna curvy torna in tutta la sua bellezza. L’esuberanza di un corpo con forme accentuate è molto più sexy e accattivante” dice Franca Sozzani direttore di Vogue Italia. Una scelta rivoluzionaria, (almeno così viene comunicata) quella del mensile numero uno nella moda, che vuole farsi portavoce di un messaggio verso un’ estetica ed un etica più vicina al benessere delle donne, denunciando i pericoli insiti nei modelli distorti di falsa bellezza, che mettono in pericolo la vita di moltissimi giovani.
Insomma una copertina con dei corpi normali che hanno delle forme, molto più simili a quelli delle donne di tutti i giorni e non alla maggioranza delle modelle che si vedono in passerella, sempre più giovani e sempre più magre. Le curve sono sexy, questo il messaggio che vuole lanciare quest’ immagine, anche se oggi si cerca a tutti i costi di perseguire un modello, un ideale, un corpo che deve essere sempre il più sottile possibile. Non esiste però un solo canone di bellezza, per ognuno un corpo può essere bello e desiderabile piuttosto che un altro e questa fotografia vuol essere anche una provocazione e portare avanti il dibattito su questo tema, che spesso infiamma le polemiche sulle taglie delle modelle, sui servizi fotografici, sull’ anoressia. Un tema certamente complesso, una questione sulla quale, a mio parere, difficilmente il mondo della moda cambierà rotta in poco tempo.
E’ dagli anni ’60 che la magrezza viene vista come il codice di bellezza, la giusta regola per potersi presentare nel mondo della moda, ma se si pensa alle top model degli ’80, nomi come Claudia Shiffer, Naomi Campbell, Linda Evangelista, Cindy Crawford avevano corpi snelli ma tonici e con delle forme. Negli ultimi 20 anni invece, le modelle sono di una magrezza (a mio parere) esagerata e impressionante, modelle ossute, dal volto emaciato, dalle braccia e le gambe sottili come stecchini, che non riescono a dare forma agli abiti ma ci spariscono dentro e purtroppo è proprio questo lo scopo che vogliono ottenere molti stilisti. Ed ecco anche perchè le modelle che passano i casting sono sempre più giovani, iniziando a 14 o 15 anni una vita che è già quella della donna, girando le capitali della moda tra le varie sfilate, credendo che il loro corpo magro è quello che conta per poter essere vincenti. E sono gli stessi corpi che le loro coetanee ammirano sui giornali, in televisione, al cinema e molte si lasciano influenzare da questi finti modelli di bensessere.
Ovviamente non è così per tutti: ci sono ragazze che stanno benissimo con il proprio corpo curvilineo, altre che sono magre, anche molto magre per costituzione pur non avendo problemi alimentari, e non bisogna certo fargliene una colpa. E tra i disturbi alimentari non bisogna dimenticare l’obesità, che miete vittime così come l’anoressia. Tutti problemi che si presentano spesso in età giovanile, quella più difficile, dove tante ragazze (ma anche ragazzi), magari più fragili si lasciano condizionare da questo stereotipo e arrivano a rovinarsi la vita per poter essere come le modelle delle sfilate. Ma anche le stesse modelle, le attrici, le donne di spettacolo spesso cadono nel vortice dell’ anoressia e della bulimia. Qui un sito che raccoglie i nomi di molte celebrità che hanno dichiarato di avere o aver avuto problemi alimentari, che fornisce anche aiuto e indicazioni per chi soffre di questi disturbi. Torna alla mente la campagna choc di Oliviero Toscani per Nolita contro l’anoressia che immortalava nel 2007, in un modo anche molto crudo, il corpo nudo di Isabelle Caro, modella francese, che soffriva di anoressia, purtroppo scomparsa nel 2010 a soli 28 anni.
Insomma un argomento complesso e spinoso, che però mi sentivo in dovere di approfondire dallo spunto dell’ iniziativa di Vogue, che peraltro non è l’unica che il giornale porta avanti in questo senso, come l’apertura del canale Curvy su Vogue.it, avvenuta contestualmente al lancio del sito poco più di un anno fa, dedicato alle donne che vivono le proprie rotondità in tutta naturalezza. Più recentemente, nel mese di marzo, Franca Sozzani ha promosso nel suo blog su Vogue.it una raccolta di firme contro i siti “pro ana”, quelli cioè che promuovono l’anoressia come un modello di bellezza perfetto a cui ispirarsi e il progetto Models Scouting – in cui sono i lettori a proporre volti nuovi di modelle e modelli per il sito di Vogue e per il giornale, dando così visibilità a ragazzi e ragazze comuni ma dotati di fotogenia e allure da passerella che, per tantissimi motivi, non hanno avuto accesso al circuito tradizionale della moda.
Lo scorso marzo un gruppo di sei modelle taglie forti, (Aija Barzdina, Eleonora Finazzer, Elisa D’Ospina, Miriam Bon, Marina Ferrari e Valentina Fogliani) hanno lanciato l’ iniziativa Curvy Can, per promuovere con tutta una serie di iniziative educative anche nelle scuole, contro i disturbi alimentari e per rilanciare l’ idea di una bellezza sana e non stereotipata.
Insomma speriamo che il dibattito su questo tema non cessi e che iniziative come quelle di Vogue non siano il voler seguire una tendenza, il voler proporre un immagine per tirarsi fuori dalle polemiche, ma una strada da perseguire proponendo una bellezza reale, sana, genuina soprattutto alle nuove generazioni e a chi si accosta al mondo della moda o dello spettacolo.
Rossella Scicolone
Fonte: Noisymag
Philippa Charlotte Middleton, é una Modalu la borsa che indossa
Non c’è che dire, la sorella di Kate sta vivendo un momento d’oro per la sua popolarità, questo perchè i paparazzi fanno a gara pur di immortalare il suo ultimo look.
E mentre il pubblico maschile si delizia guardando il lato b di Pippa Middleton, il pubblico femminile tende ad imitarla, analizzando per filo e per segno ogni abito che indossa ed ogni comportamento che assume.In questo caso, a diventare un cult su internet, dopo il suo slip ed il suo seducente lato b illuminato da abito bianco, è la sua borsa.
Il fatto sta, che la borsa indossata da Pippa non porta la firma di una celebre maison, bensì di una casa di moda a noi sconosciuta dal nome Modalu.
Stiamo parlando di una comoda borsa da giorno interamente in cuoio, molto comoda, che sembra quasi un bauletto. Il prezzo della stessa, poi, non è nemmeno eccessivamente alto, essendo in vendita al pubblico al prezzo di soli 176 euro.
Che dire, la casa Modalu dovrà solo ringraziare per tutta questa pubblicità gratuita.
Fonte: GoLook-Technology.it